Mi presento: sono l'enologo 2.0
"Anche io ho qualcosa da dire!"- di Marco Corradini
Da piccolo non ho mai avuto interesse per vino e vigneti tant'è ( con i miei genitori rassegnati) che dopo le scuole medie intrapresi il percorso superiore per diventare perito informatico. La passione per l'informatica non è mai sbocciata, ma si sà, come puoi decidere il tuo futuro a 13 anni? Una volta preso il diploma iniziai a guardami intorno e dopo aver passato qualche settimana a sbattere curriculum qua e là, mi presero per la stagione vendemmiale presso la cantina sociale del mio paese con il compito di addetto al conferimento uva.
Presi questo lavoro come sfida, volevo capirci di più e soprattutto capire se magari fosse veramente quella la mia strada. Una volta conclusa questa esperienza fui molto contento e in giro di qualche giorno feci domanda presso l'azienda agricola Roberto Anselmi (l'azienda dove lavora mio padre), mi presero e dopo una breve esperienza in cantina mi misero a lavorare tra i vigneti affidandomi la potatura attraverso il metodo Simonit &Sirch grazie al supporto giornaliero di tecnici molto preparati che lo stesso Simonit manda per condividere il loro "know how".
Qui nasce a 360 gradi la mia passione, entrare in contatto con la pianta, decidere le operazioni che andavano prese per ogni pianta in base allo stato di fisiologico di ognuna. Non mi bastava più sapere il " come", volevo sapere il "perché" di alcune scelte, decisi allora di licenziami e di intraprendere dopo due anni dalla fine delle scuole superiori il mio percorso universitario.
Dopo aver passato il test d'ingresso iniziai a superare un esame dopo l'altro, a termine del secondo anno feci il tirocinio come cantiniere presso l'azienda Poggio al Tesoro a Bolgheri ( Livorno) che è di proprietà della famiglia veronese Allegrini, è stato una esperienza pazzesca, mi ha lasciato molto sia dal punto di vista umano che lavorativo. Conclusi l'università in tre anni giusti laureandomi come Enologo il 22 Novembre 2019 presso l'università di Verona, fortunatamente per me con ancora 5 esami da fare fui assunto presso la ditta Collis Veneto Wine Group dove lavoro tutt'ora come assistente Enologo, ho preso la palla al balzo, è l'azienda giusta per la mia crescita professionale dove sto imparando tutti i segreti del mestiere. Ho aperto anche una pagina Instagram : lenologo2.0, dove voglio raccontare tutto ciò che viene fatto per trasformare l'uva in vino ( quindi vi consiglio di seguirla se volete scoprire qualcosa di più di questo bellissimo mondo😏 ).
Ora vi spiegherò in modo molto riassuntivo come degustare un buon bicchiere di vino:
In caso di vino bianco:
Prima di tutto dovete guardare il colore, non deve virare verso l' aranciato perché è sinonimo di vino ossidato, deve essere un bel giallo paglierino o giallo pieno
In caso di un rosso:Il suo colore deve virare da un rosso rubino ad un rosso porpora, se vira verso forme mattonate può significare che il vino che state bevendo è molto anziano, il che qualche volta può essere un vantaggio.
Una volta capito il colore lo si avvicina al naso per sniffarlo, principalmente il vino deve essere pulito, non ci devono essere odori di riduzione come le uova marce, non deve esserci nemmeno l'odore di tappo, che io associo sempre allo stesso odore di quando passavi vicino all'armadio della nonna.
Un vino bianco se è pulito dovrà emanare odori fruttati o floreali mentre un vino rosso vira verso odori di frutti rossi e/o speziati. Per ultima cosa arriva l'aroma che deve essere dato per via retro-nasale ( eh sì c'è un bella differenza tra odore e aroma) e quindi il vino deve essere bevuto. Attraverso l'aroma di un vino si può capire se è più o meno acido, salato, dolce, amaro e capire qualche aromaticità particolare come il famoso gusto "mandorla"della Garganega.
Infine che dire :
Cheers🥂
Tutto chiaro! Grande
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