Sogno di...

"Anche io ho qualcosa da dire!"-  di Claudia Voccoli

Se ho anche io qualcosa da dire?
Si, anche se riesco ad esprimermi meglio cantando.
Comincio chiedendovi : avete mai avuto un sogno nel cassetto?
Io ne ho avuti davvero tanti, alcuni si sono concretizzati, altri li ho abbandonati.  A quanto pare diventare tostissime principesse richiede non solo impegno, ma anche sangue blu...il mio è rosso.
Un solo sogno non ho mai abbandonato e  lo custodisco gelosamente in quel cassetto:
 poter girare il mondo con i miei amici "musici" e cantare canzoni.



Sapete, quando ero piccola vedevo sempre il mio papà con uno strumento, suonava in continuazione, con gli amici andavano in giro e suonavano, si divertivano.
Anche io volevo essere felice così, volevo vivere di quello. Iniziai dunque a cantare con lui in casa, poi alle recite scolastiche, sotto la doccia sempre e con il gruppetto delle amiche, ma non ero mai in prima fila. Troppa vergogna e infinita paura!
La piccola bimba con le codine e poi l' adolescente sorridente con l' apparecchio non si sono mai sentite all'altezza. Questo perché spesso la paura ti impedisce di provare!

Alla paura si univa il pregiudizio, non quello delle persone, ma quello di mio padre.
Lui credeva e crede tanto nel mio potenziale, so che mi sprona solo affinchè possa fare di meglio, ma per tanto tempo questo giudizio mi ha quasi bloccata. Aggiungiamoci poi le dolci parole di mia mamma che diceva " A mamma non si può vivere di musica! "(ora non posso emettere un suono che si emoziona e piange)
Crescendo, ho capito che il problema ero io, non ci credevo  abbastanza.
Quindi armata di coraggio ho tentato finalmente con un talent show. Mi sono ritrovata catapultata in una realtà dove tutti sembrano giganti e tu piccola, come nella canzone " Lo sai che i papaveri son alti ,alti , ALTI", HO RESO L'IDEA? Bene. Lì ho capito quanto questo sia un mondo difficile.
Non devi essere solo brava, no! Brava, con una storia alle spalle e telegenica. Non lo dico perché io mi ritenga una star e meriti di sfondare più di altri, ma perché ho visto tanti ragazzi davvero bravi che il mondo non conosce.

Io ci ho provato e non è andata, però ho capito che la musica è la mia fedele compagna, quindi continuo a cantare perché mi fa bene al cuore, perché quando lo faccio dimentico chi sono, cosa fare o diventare. Sono semplicemente IO.

Oggi comprendo che la mia paura più grande era quella di far conoscere davvero chi sono, perché quando canto crollano le barriere e cadono i veli.
Canto perché posso farlo con chi amo, con mio padre, con i miei amici. Possiamo riunirci tutti insieme, magari a Bologna dove vivo, in Piazza San Francesco, con una chitarra e con la possibilità di condividerlo con altre persone a cui non interessa che tu sia brava, ma solo che sia "tu".

Possiamo  condividerCi!
Forse sono riuscita a tirar quel sogno fuori da quel cassetto polveroso.
Non aspettate, fatelo anche voi, armatevi di sogni e passioni, ci tengono vivi.
Se vi dicono che non ce la potete fare, sappiate che non è così!
Quindi io Sogno di cantare e poi...canto il mio sogno!

e voi?