Mi amiga Italiana

"Anche io ho qualcosa da dire!" - di  Federica Campo

Tutto ebbe inizio alla fine di quei magici anni 80.

Jovanotti con i suoi ritornelli in inglese “Give me five, All right!” e tutta Italia che ballava “Dale a tu cuerpo alegría macarena” senza che nessuno capisse veramente cosa dicesse quella canzone.

Ma l’allegria c’era, eccome. Io imparavo le prime parole straniere a scuola ma non mi bastava. Dovevo capire, dovevo sapere cosa dicevano quelle canzoni. Tutte!

A questi tempi pero internet era pura fantascienza e l’unico modo per trovare i testi era comprare il caro vecchio TV Sorrisi e Canzoni e con il vocabolario in mano scrivere e tradurre ogni frase sul mio caro diario. Che tempi!

E così, sognando le cabine rosse londinesi e la California degli anni 90, decisi che quello sarebbe stato il mio destino: capire più lingue straniere possibili per essere in grado di parlare con tutto il mondo!

Ho studiato prima francese e inglese e poi tedesco e spagnolo e nel 2004 mi sono Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Scienze dell’Informazione e delle Comunicacioni Sociali all’Università Cattolica di Milano.

Ricordo il titolo della mia tesi “L’uso delle lingue straniere nelle pubblicità televisive”. Un testo praticamente inutile, scritto solo con lo scopo di assecondare una mia fantasia. Unire il concetto delle lingue straniere a quello della pubblicità, che da sempre mi affascinava, con quell’idea di poter creare qualcosa di originale, pochi secondi e poche parole per emozionare il grande pubblico.

Ma questo è solo un minuscolissimo aspetto di quel lavoro. Comporta sacrifici, tanti sacrifici, che a quell’età non ero disposta a fare. Pensavo solo al mio desiderio di emancipazione e di trovare presto un lavoro che mi rendesse indipendente dalla mia famiglia e che mi permettesse di godermi la vita.

Così reduce dai miei lavoretti serali nei call center decisi di fare carriera nel settore delle vendite.

“Il commerciale!”. Una parola che purtroppo in Italia si porta dietro un alone di negatività e sfiducia. Ma ad ogni modo un lavoro che ero brava a fare e che mi ha presto permesso di andare a vivere da sola.

Ci sapevo fare con le persone, i miei clienti mi adoravano e davo sempre il 100% in tutto ciò che facevo.



Una voce dentro di me però ancora non si era spenta. Più parlavo con i colleghi del marketing e più mi dicevo che quella sarebbe dovuta essere la mia strada.


E poi come per magia, a 29 anni l’azienda presso cui lavoravo mi presenta un bivio: continuare a lavorare per loro ma a in un paesino sperduto dell’Irlanda o prendere una cospicua buona uscita e arrivederci e grazie.



Trovai un altro lavoro sempre come Account Manager (che fa più figo che dire commerciale ma quello è) molto velocemente perchè ormai avevo parecchi contatti ma al momento di firmare il famigerato contratto a tempo indeterminato mi bloccai. Una parte di me diceva “hai quasi trent’anni, devi assicurarti un futuro stabile” e l’altra “se non provi a realizzare ora i tuoi sogni, quando?”


E così decisi di utilizzare quella buona uscita per frequentare un Master in Marketing e Comunicazione e provare finalmente a lavorare nel fantastico mondo della pubblicità.

Seppur conscia che avrei guadagnato pochissimo e che avrei dovuto iniziare tutto da capo affiancata da 23enni laureandi, il desiderio di provarci era troppo grande ormai in me.


Era il 2010. Da allora ho lavorato presso le più grandi agenzie pubblicitarie internazionali, ricoprendo svariati ruoli e continuando la mia carriera perfino all’estero.

All’estero? Dove? Perchè?


Come molte cose tutto iniziò per amore. Un ragazzo di Napoli, con il quale avevo iniziato ad uscire, nel 2013 decise di trasferirsi negli Stati Uniti e all’improvviso mi si presentò un’opportunità unica: seguire l’amore e allo stesso tempo realizzare il sogno della mia vita e parlare le lingue straniere che tanto avevo studiato.

Che avresti fatto tu?

E di tutte le città, quella che ci stava aspettando per cambiare la nostra vita per sempre, non poteva che essere Miami: la città del sole e della diversità culturale, il sogno di moltissimi latino americani e non solo.


Una città dove all’inizio non sapevo se parlare inglese o spagnolo, e se spagnolo, quale? Quello colombiano, argentino, messicano o peruviano?



Ad ogni modo trovai lavoro facilmente e mi ritrovai a pianificare campagne pubblicitarie per tutta l’America Latina. Io che fino ad allora ero stato solo una volta in vacanza in Venezuela.


E tra la burocrazia e il sistema sanitario americano, il cibo italiano carissimo, il reggaeton per le strade h24...mamma mi manchi. Aiuto! La vita di un immigrato è dura, specialmente all’inizio.

Ma 5 anni dopo mi sono ritrovata completamente innamorata di quel lato del modo e delle persone meravigliose che vivono lì, con le loro differenze, il loro cibo, le loro culture.

Un miscuglio magico che continua a vivere nel mio cuore.

Perchè solo nel mio cuore? Perchè nel 2018 ci si è presentata un’opportunità imperdibile per tornare a vivere nella nostra cara Italia. Dopo aver vissuto all’estero tanti anni realizzi che davvero è il più bel paese al mondo.

E nonostante tutti i problemi, niente è come casa tua.

Ma vivere all’estero è un’esperienza di vita che tutti dovrebbero fare per aprire gli occhi e rendersi conto di cosa succede davvero nel mondo, di come si vive davvero in altri paesi. Di cosa significa essere un immigrato.

La vita cambia, tu cambi. E posso assicurarti, in meglio!


E dunque chi è oggi Federica Campo? Cosa fa adesso in Italia?

Sono una venditrice, un’esperta di comunicazione e marketing, una traduttrice, un’insegnante di lingue straniere, una content creator, una consulente di viaggio, una web developer, una digital coach, e molto altro.

In una parola, una multipotenziale (definizione di Emilie Wapnick nel suo libro “Diventa chi sei” che consiglio a tutti di leggere).


La società fin da piccoli ci insegna che dobbiamo essere una cosa sola. Cosa vuoi fare da grande? L’astronauta, il dottore, la maestra...


Nella mia vita ho avuto diverse passioni e ho voluto imparare nuovi lavori e nuovi ruoli, iniziando diverse volte da zero. Non ho voluto accettare un ruolo per tutta la vita. Volevo dominare più discipline, poter parlare con specialisti di diversi settori, buttarmi in molteplici progetti e allo stesso tempo interconnettere aree diverse, ispirando e provocando un forte impatto su altre persone.

La mia grande curiosità e il desiderio di innovare, sommate alla capacità di portare idee da un campo all'altro, mi hanno aiutato a pensare e inventare nuovi modi di fare le cose e nuovi strumenti per migliorare un processo o un'attività.


È così che durante il 2020, in piena quarantena, ho deciso di diventare un’imprenditrice e di lanciare l’attività dei mie sogni: MI AMIGA ITALIANA, una piattaforma nata con l'idea di unire finalmente sotto un unico ombrello le mie diverse passioni e competenze: insegnare la mia lingua e la mia cultura alla comunità latina in modo completo e alla portata di tutti. La prima piattaforma sviluppata per i latino americani, o “hispanohablantes” in generale, tenendo conto di tutte le loro diversità linguistiche e culturali, che ho imparato a conocere e ad amare, vivendo tra loro.



E dunque insegno, “faccio” marketing, vendo, scrivo, creo...

Lezioni di lingua italiana dallo spagnolo “latino” (perchè di piattaforme che lo fanno dall’inglese ce se sono già tante) qualunque siano le necessità dei miei studenti: per vivere e lavorare in Italia, per curiosità e passione o semplicemente per viaggiare nel bel paese, quando finalmente si potrà nuovamente farlo. Insegno cantando, cucinando, raccontando luoghi italiani meravigliosi, guardando film e facendo molte altre cose divertenti in base alle preferenze di chi mi segue.


 Mini lezioni gratuite su Instagram, tutti i giorni, dove per fino gli italiani mi seguono per praticare un po’ lo spagnolo 😊, un Mini Videocorso gratuito che si può ricevere via email e diversi servizi personalizzabili, tra cui lezioni individuali o di coppia e consulenza professionale per trovare lavoro in Italia.


Da qualche mese ho compiuto 40 anni. Anche solo a scriverlo ancora mi vengono i brividi.

Quando hai vent’anni o meno guardi i quarantenni e pensi siano già arrivati al capolinea. Hanno dei figli, un lavoro stabile ormai da anni, una vita abbastanza monotona, in attesa delle vacanze estive.


Io non ho niente di tutto ciò. Ho 20 anni di esperienze meravigliose, un marito che è anche il mio migliore amico e che mi sostiene in tutte le idee folli che ho, ancora tanta voglia di imparare cose nuove e di mettermi alla prova e la certezza che tutto può cambiare da un momento all’altro.


Ed è questo il messaggio che voglio lasciare a chi avrà avuto la pazienza di leggermi fin qui. Non abbiate paura del cambiamento. Non smettete di credere nei vostri sogni. Tutto è possibile.

Potete vivere tutte le vite che volete, cambiare idea cento, mille volte, partire, tornare, fallire, riprovare.

Ci hanno insegnato che una volta intrapresa una strada è difficile cambiare rotta, quasi impossibile. Io vi posso assicurare che non è così. Basta solo volerlo.

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